Il grande inquisitore
Regia di Daniele Salvo – 2023
Ambientata a Siviglia nel XVI secolo, la pièce narra la distopica vicenda di un inaspettato ritorno di Gesù Cristo sulla Terra, che camminando per strada si imbatte nel cardinale Grande Inquisitore intento a condannare al rogo centinaia di eretici; questi riconosce il Cristo, ordina di catturarlo e, ancora una volta dopo secoli, lo sottopone a una durissima accusa e di nuovo lo condanna a morte.
«In questo episodio Dostoevskij afferma il proprio pensiero filosofico-religioso: la libertà di essere umano si basa su una fede senza dogmi e miracoli, senza gerarchie e autorità, contrapposta alla dottrina che in nome di un mandato superiore e indiscutibile sottrae agli uomini la consapevolezza di sé e del libero arbitrio. – commenta il regista Daniele Salvo – La massima sofferenza dell’uomo sta infatti in questa contraddizione, vivere diviso tra il desiderio di una tutela che lo sollevi dal tormento del decidere e l’aspirazione alla libertà individuale. Un conflitto che coinvolge tutti i popoli, in tutte le epoche, più che mai cruciale nella modernità».
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Tratto da uno degli episodi più significativi dei Fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij
- Con Daniele Salvo, Melania Giglio, Daniele Ronco
- Aiuto regia: Riccardo Parravicini
- Costumi: Daniele Gelsi
- Scenografie: Alessandro Chiti
- Disegno luci: Giuseppe Filipponio
- Musiche originali: Patrizio Maria D’Artista
- Regia: Daniele Salvo
- Una produzione Centro Studi Ivanov – Roma con il contributo di GAZPROMBANK, Fahrenheit 451 Teatro, Mulino ad arte e Teatro Maria Caniglia di Sulmona